Ernia del Disco
L'ernia del disco intervertebrale, o ernia discale, è il risultato della rottura dell'anulus fibroso del disco intervertebrale con relativa dislocazione e fuoriuscita del nucleo polposo in toto o di parte di esso. Lo sfiancamento dell'anulus, senza la sua rottura, configura il quadro di protrusione discale.

Alex Vesnaver
Chirurgo Vertebrale
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

Gonartrosi
L’artrosi del ginocchio, o gonartrosi, è la più comune malattia del ginocchio in età senile.
E’ una malattia cronico-degenerativa, che porta ad un danno articolare crescente fino a comportare un grado significativo di disabilità .
Spondilolistesi
La spondilolistesi è lo spostamento in avanti di una vertebra rispetto alla vertebra sottostante.
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Le vertebre più colpite sono la quarta e la quinta vertebra lombare.
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Tra la popolazione generale, la prevalenza di spondilolistesi è fra il 3 e il 7 %.


Discopatia
Per discopatia si intende una patologia a carico del disco intervertebrale.
La capsula fibrosa del disco, per degenerazione, riduce la sua elasticità e può presentare soluzioni di continuità che a volte lasciano fuoriuscire parte del nucleo polposo
Nella maggioranza dei casi si assiste ad un decorso benigno della discopatia, con spontaneo riassorbimento, per disidratazione, del nucleo polposo erniato, e regressione della sintomatologia. Tuttavia, in rari casi, la compressione sulle radici nervose da parte del nucleo polposo determina dei deficit neurologici (sensitivi e/o motori), per cui si rende necessario intervenire chirurgicamente.
Scoliosi
La scoliosi è una forma di dismorfismo ed è una condizione che implica una complessa curvatura laterale e di rotazione della colonna vertebrale. La rotazione delle vertebre determina il gibbo, in genere costale.
La scoliosi lieve generalmente non causa problemi, mentre i casi gravi possono interferire con la respirazione.
In genere, non è presente dolore.

Tecniche Mininvasive
La chirurgia mininvasiva consiste nell’approccio chirurgico con incisioni più piccole ed accurate, che significano: minor trauma tessutale, riduzione del sanguinamento intra e perioperatorio, riduzione del rischio di infezioni della ferita, una più celere ripresa post-operatoria con un risultato estetico superiore.